sabato 18 dicembre 2010

The Deadly Blast





Capitolo quarto
Di giorno la struttura era un luogo accogliente. La luce filtrava dalle grandi vetrate su ambo i lati e riusciva ad oltrepassare le tende, che non erano troppo spesse. Con tutta quella luce si potevano vedere i granelli di polvere che danzavano nell’aria.
Ma di notte appariva completamente diverso. I corridoi erano lunghe gallerie tetre e le porte delle camere, tutte semichiuse, parevano un invito silenzioso a fuggire. Se non avessi saputo che al loro interno riposavano i nostri vecchini, sarei fuggita urlando.
Ero così felice che Lucien si fosse offerto di farmi compagnia che non potevo trattenermi dal sorridere, di quando in quando, nonostante la giornata dura.
Mentre facevamo il primo giro di veglia, Lucien mi parve troppo silenzioso. «Tutto bene?» domandai in un sussurro. Annuì.

giovedì 16 dicembre 2010

The Deadly Blast





Capitolo terzo
«Nina.» mormorò con la voce spezzata.
Mi voltai per nascondermi dai suoi occhi sgranati che brillavano come due lapislazzuli. Non avevo mai visto due occhi più blu di quelli di Lucien. «Sto bene. Va tutto bene.» mentii.
Infatti, come potevo stare bene dopo quello che era appena successo? Non potevo, ma avevo bisogno di convincermi del contrario.
«Puoi accompagnarmi a casa?» gli domandai, mentre ancora cercavo di pulirmi il viso.
Mi girai e lo vidi annuire.
Salimmo sulla sua auto e restammo in silenzio. Io rimasi perfettamente immobile per tutto il tragitto, così da non attirare la sua attenzione e non costringerlo a guardarmi. Non volevo che mi guardasse, non volevo che leggesse sul mio viso quello che stavo provando in  quel momento, perché era troppo sconvolgente

The Deadly Blast



Capitolo secondo


Mancavano esattamente ventisette minuti alla fine del turno, quando il mio cerca persone prese a vibrare attaccato alla mia cintura. Lo presi tra le mani e controllai il numero sul display: era il direttore della struttura.
«Che succede?», mi domandò Lucien notando la mia espressione confusa.
«Il Signor Swan.»
«Di cosa si tratta?»
«E secondo te come faccio a saperlo?»
Trattenne a stento una risata, come gli capitava ogni volta che le mie risposte erano acide. Cioè… praticamente sempre.
Uscii dalla sala relax dove tutti gli ospiti sonnecchiavano beatamente, comodi nei divani di velluto rosso. Era la quiete prima della tempesta. Di lì a poco tutti si sarebbero svegliati e avremmo cominciato li inseguimenti dei

The Deadly Blast


Capitolo primo
Non sono mai stata il tipo di ragazza che porta rancore.
Ho sempre perdonato ogni male ricevuto, anche se talvolta è stato difficile riuscirci. Mi ci è sempre voluta tanta convinzione e buona volontà, ma ho sempre superato il dolore e l’indifferenza degli altri nei confronti dei miei sentimenti. Fin da bambina sono riuscita a non considerare come offese le prese in giro dei compagni, a vedere il buono anche in chi di buono non aveva nulla. Il perdono è uno dei miei maggiori pregi, insomma.
C’è soltanto una cosa che ancora mi brucia l’anima al punto di mandarmi quasi letteralmente a fuoco. Una cosa che non posso perdonare, né dimenticare. In effetti

Ian Somerhalder Foundation

ITALIANO:
Come tutti i fans di The Vampire Diaries ormai sapranno, la Fondazione a scopo benefico di Ian Somerhalder (nella serie Damon salvatore) è ormai attiva.
La fondazione ha creato un sito web che tutti gli interessati possono visitare, che comprende una serie di indirizzi utili per varie opzioni (ad esempio: diventare volontario, proporre dei progetti ecc...).
Quindi, auguriamo un grosso in bocca al lupo a Ian e alla sua fondazione, proponendoci di seguire e sostenere ogni sua iniziativa.
Di seguito, l'indirizzo del sito:

http://www.isfoundation.com/

ENGLISH: